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Marineide, la serie di gialli umoristici ambientata nel misterioso paese di Castropietro, giunge al suo quarto volume, per la seconda volta nella veste di film di carta: un libro somigliante in tutto e per tutto a un prodotto cinematografico con tanto di divisione in scene, tempi e pausa pubblicitaria. Ritornano quindi i personaggi che ruotano attorno allo scalcagnato ispettore Marineo: il dottor Santacroce, il commissario Guccione, Guzzo, e la sempre più affascinante Stella. Il caso da risolvere stavolta è il furto di un preziosissimo violino Stradivari, sottratto alla violinista estone Marjna Takullanchova, prima della sua inaugurale esibizione con il prezioso strumento proprio in quel di Castropietro. Al furto si affianca l'odissea in cui si trasforma il tentativo di cancellare una scritta infamante a danno del commissario Guccione, vergata da mano vile e anonima sulla facciata del commissariato. E infine, preparatevi a un matrimonio al quale non avreste mai immaginato di assistere e che non potete assolutamente perdere: siete tutti invitati. L'autore siciliano scrive sotto lo pseudonimo di Ioan Viborg, sedicente scrittore danese d'origine siciliana detenuto in carcere.